Abuso di potere


-Alla Procura della Repubblica di Enna
-Al Prefetto di Enna
-Alla Corte D’Appello di Caltanisetta
-Al Presidente della Repubblica
-Avv. Giovanni Palermo foro di Enna
-Agli Studenti della Sicilia
-Agli organi di stampa

Oggetto: Esposto denuncia di falso in atti d’ufficio diffamazione abuso di potere in riferimento al procedimento penale N. 1435/2008 R.G.N.R., 1207/08 R.G.GIP del 10/10/2008. Richiesta di colloquio con il Prefetto di Enna

Il sottoscritto Camerino Giuseppe nato a Piazza Armerina il 03/07/1976 residente in C.da Giacchino snc denuncia e dichiara quanto segue: In relazione alle vergognose illazioni infamanti e gratuite proferite contro il sottoscritto nella relazione del procedimento in oggetto da parte di alcuni soggetti appartenenti al commissariato di P.S. di Piazza Armerina che vivono da sempre con il pregiudizio di discriminazione nei confronti del sottoscritto, nella parte in cui si legge “ minacciando di uccidersi e di uccidere altre persone” “difondendo a mezzo megafono grida sediziose lesive del prestigio delle autorità” “questa volta faccio sul serio, sono disposto a morire, ma con me moriranno altr”. Non essendo la prima volta, che uomini del commissariato di Piazza Armerina scrivono false ed diffamatorie dichiarazioni cambiando totalmente i fatti e le parole con agiunta di altre calunniose relazioni false. Il sottoscritto ogni volta che ha avuto l’intenzione di denunciare alla Magistratura tali abusi, gli è stato sempre sconsigliato proprio perchè tratasi di agenti di P.S. e quindi o sempre rinunciato a denunciare fatti gravi come la diffamazione e l’abbuso del potere di agenti di P.S. Adesso, stanco di subire ho deciso di denunciare tali abusi, non voglio restare abbandononato a me stesso a guardare mentre mi stanno uccidendo lentamente, negandomi le due cose fondamentali per vivere civile. Il lavoro e la Giustizia. Il coraggio e la sicurezza che mi induce a denunciare tali abusi viene proprio dal fatto che il sottoscritto ha la coscienza pulita e ciò che sto dicendo e pura verità. Una verità che non viene né ascoltata né presa in considerazione, forse prechè tratasi di un pregiudicato o un cittadino indifeso, bersagliato e perseguitato da questi continui abusi, che si può fare in quattro per ribellarsi a questi sopprusi, ma che alla fine ha solo da perdere. Credo che avrei da perdere se tutto il sistema giudiziario fosse infettato, ebbene, io credo nella giustizia e voglio continuare ad averne fiducia, cosi come credo che a questo ingranagio perverso, prima o poi scapperà qualche rotella che metterà allo scoperto questi abusatori di potere per poi passare anche loro dal banco degli imputati per essere puniti. Ma quando si tratta di persone che vestono una divisa diventa difficile per un cittadino provare gli abusi che fanno, specie se si tratta di un povero onesto che ha solo la disgrazia di non abbassarsi a questi attacchi vergognosi infamità che infangano le Istituzioni. Ho deciso di non sogiacere più agli abusi di uomini appartenenti al sudetto commissariato per un solo motivo. “Il riscatto”. Il quale si trova in grosse dificoltà a maggior ragione se questo è “un pregiudicato”. La parola di un cittadino pregiudicato ma onesto, con la sola voglia di riscattarsi da una esperienza difficile, contro la parola di infami in divisa. Il sottoscritto che ancora una volta viene diffamato da frasi e relazioni gravissimi che si ripetono, come ad esempio nella relazione della proposta della sorveglianza speciale del 1996 e del 2008. Con gravissimi relazioni diffamatorie gratuite e vergognose a cui il sottoscritto, non aveva tenuto conto per il semplice motivo che sarebbe stato inutile denunciare gli abusi di questi soggetti in quanto agenti di P.S. Questi signori giocano sporco sulla pelle delle persone indifese, il ripetersi di queste ingiustizie deve essere segnalato alla magistratura, denunciai tali situazioni verbalmente anche in passato, ma non hanno mai avuto nessun seguito. Addirittura in passato certi agenti, (che ancora oggi prestano servizio in questa città) mi mandarono un giovane che cercava di trascinarmi a commettere qualche reato, lo denunciai come denunciai anche un agente della Polizia di Stato, ma il processo non è mai stato fatto. Sono passati piu di 13 anni. Adesso, si potrebbe pensare sicuramente ad una persecuzione da parte di soggetti che scrivono frasi false per rovinare ingiustamente la vita altrui, in particolare quella del sottoscritto. Denuncio tale grave fatto confidando nella magistratura al fine richiamare gli autori di tali diffamazioni, per richiamarli all’ordine del giuramento che hanno dato alla Costutuzione per entrare a far parte in un corpo come quello della Polizia di Stato ed eventualmete punirli ai sensi della Legge. Queste persone, che si credono intoccabili, perché nessuno li denuncia, si sentono sicuri di non essere mai scoperti, e quindi, essere sempre creduti, questa credibilità aquisita nella continuità degli abusi nei confronti di soggetti deboli, inevitabilmente da quella sicurezza di non essere scoperti, tale sicurezza, di conseguenza, li induce quasi certamente ad esagerare e perseverare a commettere dei veri e propri reati. Quale la diffamazione e l’abuso in atti d’ufficio, tale azione che si può definire criminale, diventa ancora più grave se va ad influire finanche nell’aquisire la credibiltà totale da parte degli organi giudiziari.
Caricando illegalmente o in accordo con altri le relazioni ed i rapporti scritti, con false frasi e con episodi mai avvenuti. Aquisendo così (grazie all’abitudine permanente che caratterizza una squallida e stabile personalità agli occhi di tutti), la piena credibilità nascondendosi dietro il distintivo, si potrebbe supporre che tale attegiamento va a discriminare e provocare quella classe subalterna, la gente oppressa dalla miseria, a commettere atti ben più gravi di quelle falsamente descritte in ogni falsa e tendenziosa relazione degli atti trasmessi alla Autorià giudiziaria della Magistratura, si potrebbe pensare così, che tale situazione potrebbe alimentare nel soggetto denunciato, una maggiore sfiducia, da parte di questi nei confronti di questi abusatori di potere. Ciò potrebbe indurre a pensare anche, che è proprio quello che vorrebbero, per arrivare allo scopo prefisso che ptrebbe indurre a pensare il fatto di potere finalmente sbarazzarsi di una persona scomoda e non gradita per qualsivoglia motivo, sbattendola in galera per il resto della sua vità. Tale attegiamento preoccupante induce altresì a pensare che potrebbe addirittura divventare un vizio, un vizio che potrebbe indurre inevitabilmente questi apprifittatori di potere, ad apparire sempre onesti agenti agli occhi di tutti, compreso gli organi giudiziari. Una situazione del genere è alquanto preoccupante, genera quasi certamente una perversione squallida mostrando la parte marcia della Polizia di Stato, tanto da arrivare addirittura a comporre relazioni che disegnano soggetti in una figura diversa di quella reale alle autorità giudiziarie come in questo caso. Il sottoscritto ha sbagliato ed ha pagato il suo debito con la giustizia, ed ancora sta pagando. Il sottoscritto che scrupolosamente rispetta le leggi dello Stato, durante le attività sindacali e politiche nel territorio ennese, a sempre collaborato con la massima lealtà con la Polizia di Stato, anche in casi giudiziari precedenti, però se questi personaggi continuano a scrivere bugie diffamatorie e a denunciarmi continuamente con una vera e propria persecuzione, non potrò mai avere la possibilità di vedere all’orizzonte quel segnale che mi indica che c’è la possibilità di una possibile riabilitazione. Anche se ritengo fortemente che di fatto il sottoscritto già si definisce riabilitato.
Il sottoscritto negli ultimi anni sta conducendo una attività volta alla promozione della legalità, con i mezzi che la Costituzione mi mette a disposizione e nel pieno rispetto delle regole della democrazia. E vero che la protesta sul tetto del comune e stata eclatante e quella preanunziata anche platonica, pero tengo a dire che il sottoscritto non ha mai pronunciato le parole descritte sul procedimento in oggetto. Credo di essere oggetto di persecuzione, e temo che mi vogliono urteriormente aggravare e danneggiare maggiormente la mia reputazione e la mia situazione che, con tanto lavoro ed attivismo all’interno della società, onestamente mi sto guadangando con onestà e lealtà sulla promozione della legalità che qui, purtroppo, non ne esiste, e se c’è ne un po’, questa viene lesa da chi si nasconde dietro le divise e le cariche Istituzionali. Al Presidente della Repubblica desidero esprimere un GRIDO D’ALLARME E DI AIUTO, chiedo di far sentire la sua voce ed il suo intervento tangibile in questo territorio, dove la collusione e la concussione la fa da padrona, chiedo a Lei Presidente di volere fare in modo di far arrivare degli ispettori antimafia (una commissione antimafia) che vada ad esaminare e controllare se qui le cose sono tutte al suo posto, vedere se tra personale della Questura della Procura della Repubblica e Tribunale ci siano legami illegali. Le chiedo Presidente di dare un segnale per proteggere chi come tanti morti ammazzati dalla mafia, questi non vengono ammazzati come quelli gia ammazzati. Le chiedo a Lei Presidente, pur sapendo che i suoi impegni sono tanti, di fare sentire la sua voce al sud, in Sicilia, perché penso che ne abbiamo bisogno ancora più di ieri. Certamente quello che sta accadendo in Campania e in altri luoghi del sud abbia la priorità assoluta, ma non vorrei che quando il problema in Campania sia allegerito o meglio, risolto, ci potremmo ritrovare nuovamente di fronte ad un nuovo pericolo, quello della MAFIA. Le chiedo Presidente di dare un segno, se Vuole, di PREVENZIONE, qui la mafia sta gestendo i servizi essenziali e speculando i cittadini, credo sia doveroso da parte delle Istituzioni ad alto livello, di chiunque sia la competnza di intervenire in qualche modo, perché penso che di fronte al fenomeno mafioso, specie quando questo si nasconde anche dietro una divisa, o addirittura, dentro le cariche Istituzionali, la competenza penso sia di tutti. Nessuno escluso. Quando si tratta di combattere la mafia che si nasconde nei luoghi Istituzionali credo che nessuno si può tirare indietro, altrimenti le persone oneste potrebbero pensare che chi non lotta per la legalità, la giustizia e il lavoro, favorisce l’alimentazione del fenomeno mafioso.
Visto che il sottoscritto è un pregiudicato, tengo a precisare che era da dodici anni che non venivo denunciato, e sono più di tre anni che sono attivo per la promozione del lavoro vero, la legalità e la giustizia sociale, e tengo molto a dire chè la denuncia in oggetto non vuole dire che ho pregiuduzi nei confronti dei agenti di P.S. di Piazza Armerina come in tutta Italia, al contrario, ho grande stima e rispetto nei confronti di essa, sto denunciando un abuso di potere che non è né il primo e forse neanche l’ultimo. Con questo procedimento nominato in oggetto si sta tentando di screditarmi anche tramite la stampa, ho denunciato in passato certi abusi, ho sempre ammesso le mie respnsabilità come ho sempre respinto gli abusi, ma adesso non è la stessa cosa come dieci anni fa, anche in quel periodo, quante bugie scritte sulle carte…. Anche allora non ho denunciato, è una situazione che non auguro a nessuno, lo dico con il cuore, il male che fa è impressionante, indescrivibile ed è diventato adesso insostenibile, ci si deve trovare in queste condizioni per capire com’è. E’ come il papà, se non lo sei non puoi capire cosa significa. Ebbene adesso io sto denunciando in piena serenità, con il pieno credo nelle Istituzioni e nella Giustizia sociale, amministrativa e giudiziaria, spero proprio che questa persecuzione finirà, ci mancha solo che mi associano ai mafiosi ed avranno coronato il loro squallido obbiettivo. Perche? Per un capriccio, per una sfida, fanno i forti con i deboli e i deboli con i forti, meno male che non tutti i poliziotti sono disonesti anzi, spero proprio che queti siano la minoranza, lo spero davvero. Magari qualcuno quando leggerà questo documento penserà che è solo uno sfogo o frutto di odio o addirittura una mossa per infangare qualcuno, e un diritto di tutti dubitare, di credere o non credere, resta sempre il fatto che almeno quello che ci guadagno e il fatto di sentirmi bene perché è la realtà dei fatti e non delle parole, con le parole possiamo essere tutti bravi, chi più chi meno, ma quello che conta sono i fatti, ed è con i fatti che vorrei dire a tutti che questa non è una lotta individuale, e una lotta per i diritti di tutti, solo che quando sei abbandonato a te stesso, ti trovi tutti addosso, senti arrivare colpi da tutte le direzioni non ce la puoi fare da solo, il sistema ti disintegra, è la cosa peggiore e che ti disintegra piano piano, lentamente, non è come un colpo di pistola alla testa e basta, è una tortura, una persecuzione a vita. Da solo non puoi fare altro che denunciare e sperare che qualcuno, onesto da qualche parte del territorio, si attivi. Sono cosciente di quello che sto denunciando, non vedo il motivo perché non dovrei denunciare degli abusi, cose scritte che non sono vere, vere e proprie diffamazioni e discriminazioni con l’utilizzo di quegli strumenti dello Stato Repubblicano che al contrario dovrebbero proteggere chi combatte per la legalità. Ci sono persone che si sguazzano la bocca sulle parole come quella della legalità, lavoro, giustizia, e sono proprio gli stessi qui che la calpestano ogni giorno. Io credo nella Giustizia come credo nella legalità. Per questo motivo sono fiducioso ed ottimista in questa direzione, sto denunciando degli abusi di una gravità tale come quella della diffamazione ed abuso in atti d’ufficio da parte di agenti o agente della Polizia di Stato. Vorrei ricordare la vicenda di “ENNA BENE” che ha determinato l’arresto di poliziotti che si drogavano di cocaina, ad Enna, al Belvedere i giovani si somministrano pasticche, a Piazza Armerina nella piazza Boris Giuliano i giovani si impasticcano indisturbati, se vengono fatte delle perquisizioni queste vengono fatte solo e soltanto quando vengono registrate delle lamentele da parte dei cittadini, quando la cosa diventa esagerata ed insostenibile, i ragazzi si drogano indisturbati e sotto gli occhi di agenti che sanno, vedono, ma non agiscono… forse perche aspettano l’evolversi di situazioni per acchiappare i pesci grossi… ma intanto i ragazzi (spesso studenti) si impasticcano e rischiano ogni istante di morire, questo è quello che vedo e forse per questo che do fastidio, da fastidio quello che vedo e denuncio pubblicamente, e cosi vengo accusato e denunciato di fatti che non sono assolutamente veri, vengo denunciato soltanto perché non devo vedere e non devo denunciare quello che cova sotto le ceneri. Io stesso quando ero un sorvegliato speciale ero l’unico a differenza di altri che imponeva le regole della misura, intimando agli altri a starmi lontano, rispettando scrupolosamente e pienamente le regole della misura applicatami e sono stato denunciato per violazione di quegli stessi obblighi, altra diffamazione. Come ci si deve sentire in questi casi mi domando. Altro caso mi trovavo in regime di detenzione domiciliare, sono stato denunciato per evasione senza che questa sia mai stata consumata, cosa deve pensare una persona? Forse per farmi perdere eventuali benefici in futuro? Mi domando, cosa ho fatto a queste persone in divisa che mi inducono a pensare (con il loro comportamento che solo io riesco a vedere in quanto oggetto di abusi che subisco direttamente) ad una vera e propria persecuzione?! Sentiamo in tv il Presidente della Repubblica che elogia la legalità e fa appello ad una maggiore attenzione alla povertà e alla disoccupazione, unitamente al Papa, sento vedo e mi accorgo che i nostri politici locali se ne infischiano di tutti questi appelli che i cittadini percepiscono, ma se non prendono il messaggio i politici qui si va sempre più in basso, non ascoltano i bisogni dei cittadini bisognosi, dimostrando una tale indifferenza che definire paurosa e soltanto riduttiva.quando un disoccupato va al comune per chiedere aiuto viene trattato da criminale. Sentiamo in tv che la povertà va ad aumentare e nessuno fa niente per attivare una politica sociale efficace anzi, la povera gente e sempre più emarginata e colpita. Si potrebbe pensare quasi che questa situazione è preferita dai nostri politici locali per garantirsi ancora maggiormente quel serbatoio di voti che rubano in ogni campagna elettorale. Mi chiedo dove arriveremo se a tutta questa ingiustizia ci si agiunge anche il capriccio di un poliziotto? Io mi ritengo un cittadino onesto che vuole solamente riscattarsi da una passato negativo, spero di avere il tempo per vedere, almeno, un po di giustizia e un lavoro onesto che mi dia la possibilità di dimostrare concretamente che non sono come qualcuno vuole disegnarmi, con un lavoro stabile si può continuare e dimostrare che la mia non è una lotta individuale ma una lotta per tutti quelli che come me credono ancora nelle Istituzioni e nella democrazia. Nella protesta sul tetto io non chiedevo soltanto un posto di lavoro, chiedevo la copertura di 73 posti vacanti della pianta organica che per legge, deve essere al completo. Pianta organica che anche la magistratura lamenta da tempo, persino la questura denuncia da tempo carenza di personale, questo mi fa pensare anche che se tutti questi appelli e richieste che provengono da tutte le categorie, specie da quelle che devono garantire la sicurezza pubblica non vengono ascoltate, il malessere potrebbe ulteriormente alimentarsi e diventare un vero allarme di ordine pubblico, investire in queste strutture indispensabili per una massicia e solida macchina giudiziaria è una necessità non più rinviabile. Se questi organi verranno ulterirmente tenuti nel disagio, inevitabilmente si potrebbero verificare casi si assoluta emmergenza della sicurezza pubblica di tutti quanti. Tutto questo disagio l’ho denunciato anche durante la mia campagna elettorale, ma forse per qualcuno il mio era solo uno sfogo o un gioco…. O un modo per passare il tempo. Ebbene, no, era un programma, un programma fattibile come i programmi degli altri candidati. Sul tetto rivendicavo quei 73 posti vacanti che garantiscono l’andamento corretto ed efficace della macchina comunale che garantirebbe una giustizia sociale sicura ed una politica candida e pulita. E assolutamente inaccettabile il fatto che si legge nel procedimento in oggetto, nella parte dove è scritto “ non può revocarsi il dubbio che la pretesa fosse ingiusta e che non poteva essere esaudita perche altre persone residenti si trovassero nella mesesima situazione di disoccupazione del manifestante e che conseguentemente lo stesso non poteva beneficiare di alcun trattamento di favore” il sottoscritto non chiedeva alcun favore, e poi, da questa frase si evince chiaramente che è vero che ci sono 73 posti vacandi nel comune di Piazza Armerina, come si evince anche, che la richiesta non è estortiva in quanto un diritto imprescindibile richiamato dall’art 1 della Costituzione italiana. Tale frase mette ben evidente che la richiesta di essere inserito a tempo indeterminato è legittima e sacrosanta. Non è scritto da nessuna parte che è vietato chiedere il diritto al lavoro a tempo indeterminato, chiedere il lavoro a tempo indeterminato e libertà imprescindibile si pensiero e di espresione. Il sottoscritto lo a chiesto con una protesta seppur eclatante, ma sempre una protesta, che è la più valida forma di promozione umana. Infatti il sottoscritto vuole ricordare ai destinatari di questa denuncia, che sono più di tre anni e mezzo che chiedo lavoro per tutti, non solo per me ma per tutti i disoccupati di Piazza Armerina di cui molti sono gli iscritti al COMITATO PER IL LAVORO E PER IL REDDITO DI CITTADINANZA IN SICILIA, della quale il sottoscritto ricopre la carica di presidente, che conta 320 iscritti della quale molti desiderano avere quel DIRITTO ad un lavoro stabile che dia sicurezza serenità e prospettive per i propri figli, molti di questi sono testimoni oculari dei fatti per il quale si procede con il provvedimento il oggetto che saranno nominati nell’udienza preliminare nei tempi opportuni.
Si ringrazia per l’ascolto cordiali saluti
Il denunciante
Piazza Armerina il 16 ottobbre 2008 Giuseppe Camerino

Commenti

  1. Ciao Camerino se ti toccano non sarai solo pagheranno caro questa persecuzione!!!

    Antonella e Maurizio

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