la lotta sul tetto di maggio 1di3

Sono quattro giorni da oggi 3 agosto che la protesta sul tetto passa indifferente, la cosa più incresciosa è in fatto che stiamo chiedendo i viveri per mangiare ma nulla. Gli amministratori sono indifferenti. Tale modalità di protesta viene scelta per costrizione, viste le ordinanze sindacali n, 100 e n, 29 del Sindaco di Piazza Armerina che hanno comportato numerosi divieti di manifestazioni e aumentato la disperazione dentro le case dei poveri. Le ordinanze nominate sono frutto di arroganza e di comportamento menefreghista al fine di scoraggiare i disoccupati costringendoli a stancarsi e a delinquere, le ordinanze vietano l’utilizzo di megafoni per protestare e rivendicare i diritti di tutti i cittadini. Si precisa la massima disponibilità e la massima volontà di volere pagare tutti gli eventuali danni provocati.
Per sollecitare l’attenzione delle Istituzioni sulla incresciosa situazione nella quale si trovano il sottoscritto come altri centinaia di disoccupati, e considerato che non si mangia, si annuncia una forma di protesta già annunciata la scorsa volta a ottobre 2008. Cioè il lancio delle tegole dal tetto previo avviso ai cittadini al fine di non fare del male a nessuno e per garantire la sicurezza di tutti i cittadini
tale scelta viene scelta perché siamo oggetto di indifferenza e per richiamare l’attenzione di Istituzuini ad alto livello, visto che questi non hanno alcuna (a quanto pare) volontà di intervenire anzi, ci stanno negando i viveri!!! Noi non vogliamo più odiare queste persone siamo stanchi di odiare ma, protesteremo sempre fino a quando non faranno il loro vero dovere. Che è quello di stare vicino ai bisognosi ai giovani che continuano ad emigrare, protesteremo anche dopo che saremo usciti dal carcere se carcere dobbiamo anche provare per il diritto al lavoro!!! Ma non risolveranno nulla con il carcere perche non appena saremo fuori ci ritroveremo di nuovo daccapo!!! Sempre sopra il tetto. O forse ingaggeranno qualche killer per farci fuori?? Sono 4 giorni che siamo sul tetto e 4 giorni che non mangiamo, perche deve prevalere il principio che i viveri devono darceli la Istituzioni, anche perché non abbiamo come alimentarci! Precisando fin da ora (anche se non so quando avrà fine questa protesta) che nel caso dovessi finire in galera non appena uscirò riprenderò di nuovo la protesta da dove l’avevo lasciata e cioè sopra il tetto. Tetto o non tetto devono mandarci da mangiare perche con lo stomaco vuoto la testa difficilmente si può controllare. Proprio oggi abbiamo finito l’acqua quindi da domani saremo anche senza acqua!! Se domani 3 maggio non arriverà acqua e pane attiveremo il lancio delle tegole. Saranno prima avvisati i cittadini, le forze dell’ordine, i vigili urbani, e i vigili del fuoco, per fare sgomberare la piazza e garantire la sicurezza dei cittadini.
Noi vogliamo il lavoro contrattualizzato, non abbiamo pane a casa e non vogliamo sussidi, il pane noi ce lo vogliamo sudare. Se poi (come qualcuno sostiene) sarò dichiarato un demente (cosa che io non credo) allora avrò la pensione e finirà finalmete la protesta sul tetto. Ma se invece quando esco dalla galera mi ritroverò senza contratto di lavoro, sarò sopra il tetto “replay” capisco che puo sembrare pazzia ma, se ci si riflette bene sopra chi è il pazzo io o loro che utilizzano (abusivamente) leggi come quella regionale n, 5/2005, che costituisce i cosiddetti “cantieri di servizio”che sono previsti solo da situazioni straordinarie dei servizi per i quali l'organizzazione amministrativa del Comune non sia adeguata”. Tuttavia non è assolutamente possibile l’utilizzo della L.r n, 5/05 dato che il Comune di Piazza Armerina non ha una necessità di coprire picchi straordinari di lavoro, ma solo la pianta organica vacante di ben 73 unità.
Desidero esprimere un grande dispiacere per l’iniziativa in oggetto scusandomi con tutti i cittadini a prescindere da quello che penseranno e ovvio che le strumentalizzazioni e le demagogie oggi sono all’ordine del giorno. Vista l’ennesima presa in giro e considerato il silenzio e il muro che mi è imposto dalle Istituzioni sarò costretto ad attivare la protesta. Questa è la realtà purtroppo e se vi pare!!!

Piazza Armerina il 2/4/2009 Il manifestante
Giuseppe Camerino

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