Un centinaio le firme raccolte per la campagna nazionale referendaria contro la privatizzazione dell'acqua


Continua la raccolta di firme contro la privatizzazione dell’acqua. Protagonista il comitato per il lavoro a tempo indeterminato che ha aderito alla campagna referendaria contro la privatizzazione di un bene primario: l’acqua. “L’acqua è un bene di tutti di cui nessun essere umano può essere privato per seguire le logiche orrende del profitto e gli interessi del mercato” queste le prime dichiarazioni di Giuseppe Camerino, portavoce del comitato per un lavoro a tempo indeterminato. “Sono gli ultimi giorni, a fine giugno i moduli con le firme dovranno essere consegnate per poi avviare l’iter previsto dalla nostra costituzione che disciplina l’istituto referendario. Crediamo che sia una battaglia giusta, nell’interesse delle classi sociali meno abbienti. Non si può permettere a nessuno di privare un essere umano di un bene che appartiene a tutti e di vitale ed indispensabile importanza.” Solo stamani il comitato ha raccolto un centinaio di firme poste da cittadini che sono apparsi particolarmente interessati sull’argomento. “Con molta probabilità anche domenica mattina continueremo, in piazza Generale Cascino, a chiedere ai nostri concittadini di aderire a questa campagna referendaria.” Il comitato per il lavoro a tempo indeterminato ha sposato la linea della legalità contro ogni forma di criminalità organizzata aderendo all’associazione libera contro tutte le mafie “Era il primo passo da fare contro tutte le mafie, compresa quella che si aggira attorno alla nostra acqua che vuole essere trasformata in un mezzo per arricchire le tasche dei padroni ai danni della povera gente.”

Commenti