Tre giorni nella sughereta di Niscemi per la pace nel Mediterraneo e No al MUOS

da redazione@vivienna.it 

Niscemi, capitale del carciofo, vicinissima a Gela e ai confini delle provincie di Enna e Ragusa, proiettata già nel futuro delle guerre stellari. Un’inchiesta de L’Espresso di alcuni mesi fa, consultabile con appena un click su internet, ha mostrato foto e prove di quello che non è mai stato detto alle popolazioni locali ma concertato segretamente dai governi, italiano e americano, senza neanche informare i rispettivi parlamenti. Si tratta della costruzione della quarta stazione nel mondo (le altre tre sono in posti desertici) del Mobile User Objective System, MUOS, che a Niscemi sta già vedendo la costruzione di tre grandi antenne circolari con un diamestro di 18 metri e due torri radio di 150 metri, una stazione terrestre di telecomunicazioni satellitari che permetterà a breve alle forze armate USA di comunicare con i comandi e i centri di controllo ovunque essi si trovino: “Il Muos di Niscemi fa parte di un sistema di comunicazioni che, dal 2015, permetterà al comando Usa di tenere i contatti con tutte le sue unità militari sul pianeta. Potenza e velocità di trasmissione inimmaginabili – riferiva L’Espresso – Nessuno può valutare il rischio di questa cappa radio globale, perché non esiste nulla del genere: in pratica, si tratta della stessa connessione dei telefoni di ultima generazione, ma con una capacità di trasmettere dati in quantità enormi e con velocità mai vista. E soprattutto senza bisogno dei ripetitori: solo quattro antenne per arrivare ovunque.” Il giornalista Antonio Mazzeo ha dedicato gran parte della sua ricerca giornalista proprio al MUOS di Niscemi e ha presentato ieri la sua ultima pubblicazione “Un eco MUOStro a Niscemi, l’arma perfetta per i conflitti del XXI secolo” in cui afferma che “Fa paura il nuovo supersegreto centro di telecomunicazioni della Marina Militare USA di Niscemi. Gli studiosi che rifiutano sdegnati le busta paga del Pentagono lo hanno definito un pericolosissimo maxiforno a microonde.” I movimenti NO MUOS in Sicilia (età media 20 anni, con poche eccezioni) hanno organizzato, dal 29 aprile al primo maggio, tre giorni di dibattiti, concerti e manifestazioni, all’interno della sughereta e del centro abitato di Niscemi, dove la popolazione è preoccupata per le conseguenze sulla salute di questa cappa radio planetaria che già vede, proprio a Niscemi, la presenza di ben 41antenne satellitari, installate dalla Marina Americana e già attive da anni.Dopo il corteo che ha attraversato la città, nel pomeriggio, è stato affrontato il tema dell’inquinamento elettromagnetico e dei suoi effetti con Massimo Corradu, ingegnere dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, che ha illustrato molto bene come gli studiosi italiani non hanno accesso in modo significativo ai dati delle attuali antenne già funzionanti e del sistema MUOS che si sta istallando. Oggi trenta aprile, anniversario di Pio La Torre, la giornata sarà dedicata al tema della guerra nel mediterraneo e dei nuovi scenari che vedono coinvolto il centro della Sicilia. Presente ai giorni di Niscemi anche il monaco buddista Moroscita, che pregherà per la pace come fece a Comiso contro i Missili di Sigonella.

Antonella Santarelli
Fonte: http://www.vivienna.it/2012/04/30/tre-giorni-nella-sughereta-di-niscemi-per-la-pace-nel-mediterraneo-e-no-al-muos/

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