12 giorni in sciopero della fame e da 2 giorni quello della sete. Continua la protesta per i figli di Giuseppe Camerino

Ieri dopo essere stato dimesso Giuseppe Camerino è tornato a casa. Ma la protesta va avanti ad oltranza, ciò significa che non tardi tornerà in ospedale.
La protesta va avanti ad oltranza fino a quando non ci saranno risoluzioni positive e risolutive la vicende che vede GIUSEPPE a rischi di essere compromessa la sua salute in quanto sofferente in un rene sinistro.

Non sono stati fatti gli accurati accertamenti questo fa capire che Camerino non è stato preso sul serio nella sua battaglia per i diritti dei figli e e i doveri dei genitori.


Ecco qu il comunicato di Giuseppe dopo essere stato dimesso:

martedì 21 aprile 2020


Dimesso Giuseppe Camerino continua lo sciopero della fame e della sete

È stato dimesso in serata il Papà in sciopero della fame dal 10 aprile e da quello della sete dal 20 aprile.

Questa mattina Giuseppe Camerino è stato ricoverato su sua stessa richiesta, per via di un malore al fianco sinistro.
Alla richiesta se facesse uso di farmaci Camerino risponde di no. Alla richiesta se soffrisse di patologie, Giuseppe risponde "se soffrire di calcoli renali è una patologia allora si per questo ho chiamato l'ambulanza" continua Camerino "sono 11 giorni che non mangio e oggi 2 giorni che non bevo" e poi informava il personale medico di essere in  manifestazione di protesta con sciopero della fame e della sete per i diritti dei propri figli ed i minori in genere.
Qui è linkato il video di quando è stato dimesso.

Si fa notare una stranezza nella compilazione dei documenti sanitari.

Giuseppe Camerino è stato accusato di essere lì a togliere il posto a chi ha più bisogno in questo periodo. Camerino risponde spiegando le ragioni del diritto di essere assistiti tutti senza alcuna distinzione, compreso chi mette a repentaglio la propria salute con una manifestazione tanto antica quanto storica, pacifica, non violenta, quale lo sciopero della fame e della sete che sta portando avanti con determinazione. Giuseppe viene additato dal personale medico come un uomo che si sta approfittando del servizio sanitario e non protestando.
Un diritto di ogni uomo che non molla e tira la giacca a chi dovrebbe con professionalità difendere e proteggere i diritti dei figli e non lo fa, lo fa male o non lo sa fare!

Giuseppe Camerino come potete capire nel video non molla e va avanti con la sua protesta pacifica.

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