Il genitore quando porta in vacanza i figli ha l'obbligo di comunicare l’indirizzo esatto all’ex-coniuge

 
























L’obbligo di comunicare all’altro genitore il luogo di vacanza dei figli è previsto dalle norme del codice civile che disciplinano i rapporti tra coniugi.
Il diritto di avere conoscenza del posto dove i figli passeranno le vacanze insieme al genitore si ricava dall’art. 143 c.c., che obbliga entrambi i coniugi “alla collaborazione nell’interesse della famiglia”.
Quindi la mancata comunicazione del luogo di vacanza è una violazione delle “regole di buona prassi”, che anche se non sono sanzionabili penalmente può dar luogo a conseguenze civilistiche in quanto l’altro genitore potrà, ad esempio, richiedere la modifica delle condizioni della separazione se prova che l’iniziativa dell’altro genitore è pregiudizievole per il minore (Corte d’appello di Torino, sent. del 26.02.2008).

fonte: Il genitore ha l'obbligo di dire all'ex-coniuge dove porta in vacanza i figli? (VIDEO) (avvocatofirenze.it)

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Durante i miei anni passati nelle marche vivendo in condizioni particolari per crescere i figli sono state numerose le volte che ho chiamato il 112 e 113 anche con scritti presso la questura di Pesaro e la Prefettura di Pesaro denunciando la violazione dell'art 143 c.c. solo che invece di adoperarsi al richiamo del rispetto delle leggi mi hanno condannato per atti persecutori. Questo è il destino in Italia dei genitori separati che rispettano le leggi ma come risposta arriva l'inferno Istituzionale.

Se avessero fatto delle indagini accurate andando a vedere e recuperare le tracce delle entrate e uscite nelle caserme e questure del pesarese più le volte che le ho chiamate verrebbe fuori un'altra figura. Altro che persecutore. A buon intenditore. 

Per questo rinnovo l'appello fatto in questi anni a tutti i lettori che leggeranno questo post. Di adoperarsi per dare voce a tutti quei bambini e ragazzi che sono completamente ignorati nel nome della sana crescita psicofisica. Posso capire da genitori idioti che litigano per contendersi i figli come una proprietà. Ma le Istituzioni non se lo possono permettere di stare in silenzio mentre aumenta lo squilibrio di frequenza equa tra figli e genitori. 

 

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