Se chi avete davanti sta mentendo? 4 segnali che usano gli psicologi per capirlo




Capire se una persona mente

 può essere molto utile sia sul lavoro che nella vita privata, in amicizia e in amore.

Non è però sempre facile capire se chi abbiamo davanti sta dicendo delle bugie o è sincero.

Soprattutto quando siamo emotivamente coinvolti e la gelosia, la paura o l'amore possono farci mettere in dubbio il nostro sesto senso e confondere ansia e realtà.

Nella pancia abbiamo un altro cervello, che dovremmo ascoltare

A volte il dubbio si insinua nella nostra mente in base a sensazioni, al tono di voce o a dettagli contrastanti che attivano il radar del sospetto.

In questi casi possono correre in vostro aiuto due elementi: i dettagli della conversazione e il comportamento non verbale.

A oggi infatti non esiste un metodo sicuro e validato scientificamente per riconoscere chi mente, ma gli esperti hanno fornito delle indicazioni utili a smascherare il colpevole.

Dunque, ecco come capire se una persona mente.

Come capire se una persona mente:

1. Chi mente si muove di meno

Secondo lo psicologo Richard Wiseman per capire se una persona mente, dovremmo essere molto attenti alla gestualità.

Chi mente infatti potrebbe usare poco il corpo perché sembra essere molto più concentrato sul contenuto della conversazione da inventare.

2. Le pause mentre parla sono più lunghe del solito

Un altro aspetto da considerare è l’uso prolungato di pause mentre si racconta un fatto.

Chi mente, tende ad avere bisogno di più tempo per elaborare un concetto o per rispondere a una domanda.

Ad esempio, pensate a chi ripete la domanda appena posta prima di rispondere a sua volta, attenzione sta prendendo (troppo) tempo.

3. Attenzione se sorride solo con la bocca

Secondo Pamela Mayer, esperta di strategie anti-menzogna, dobbiamo porre la nostra attenzione sui sorrisi.

Chi sorride in modo sincero attiva tutto il viso compresi occhi, zigomi e fronte.

Chi al contrario sta mentendo attiva solo i muscoli delle labbra rivelando un sorriso falso che dovrebbe attivare il nostro sentore di bugie.

4. Occhio ai dettagli contrastanti tra parole e gesti

Paul Ekman è considerato uno dei massimi esperti di menzogna.

I suoi studi hanno permesso di sviluppare un dispositivo chiamato Facial Action Coding System, strumento che serve per interpretare anche i più piccoli movimenti facciali che possono essere rivelatori di una menzogna.

Il bugiardo infatti tende ad esprimere un contenuto che si contraddice con il comportamento non verbale.

Ad esempio mentre si risponde in modo affermativo a una domanda, la testa potrebbe compiere micro movimenti che indicano un secco no.

Occhi aperti alle più impercettibili contraddizioni.

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