Camerino alimentato con sondino al naso nella cella del carcere

Ecco gli ultimi aggiornamenti sulla protesta che sta portando avanti Giuseppe Camerino, portavoce di Resistenze in Movimento, che ad oggi è al 42° giorno di sciopero della fame e della sete. I motivi sono i seguenti: la protezione della famiglia, i diritti della famiglia, sollecitare il Ministero di Grazia e Giustizia ad assumere difensori nelle carceri italiane, sopratutto in quelle di Brescia e Reggio Calabria, per il riempimento delle piante organiche con infermieri e medici che risultano carenti ed i detenuti abbandonati a sé stessi. Inoltre la protesta si estende al Sindaco per l'attivazione dei PUC, servizi per giovani ed anziani. Per di più Camerino sollecita ispettori al Tribunale di Sorveglianza di Caltanissetta che agisce in modo tendenzioso e personalistico. La settimana scorsa, nella giornata di giovedì Camerino, che pesa ora 52kg, è stato portato al Cannizzaro di Catania per fare delle visite e degli accertamenti. Lo hanno visitato e gli hanno inserito un sondino che lo alimenta da una sacca attraverso il naso. In giornata lo hanno poi rispedito al carcere di Enna. Questo non sarebbe dovuto essere, dal momento che in ospedale sarebbe stato controllato, monitorato e seguito h24, soprattutto con questo nuovo tipo di alimentazione. Ma Camerino non demorde e all'interno della sua cella e nei muri fuori appende manifesti per continuare a far sentire la sua voce forte. Ricordiamo che Camerino ha chiesto fin dall'inizio di poter parlare con il magistrato e durante l'udienza fatta il 18 Marzo a lui non venne permesso di parlare. Il Pubblico Ministero è il garante per il rispetto delle regole oltre che il magistrato ma da questa situazione pare invece che la magistratura si accanisca sul Camerino sempre di più mentre ogni giorno in Italia muore una donna, i giovani si uccidono tra di loro. Quali sono i veri problemi? Quali sono i veri nemici dello Stato? Di certo Camerino non è uno di questi. Si pensa inoltre che gli sia è stata bloccata la posta per evitare che lui possa comunicare con l'esterno. Per quanto ancora dovrà subire queste angherie?