60° giorno di sciopero della fame e della sete: Giuseppe Camerino trasferito al reparto speciale del Pagliarelli di Palermo con urgenza

 






Fin dal primo giorno Camerino Giuseppe portavoce del movimento politico da lui fondato Resistenza in-Movimento ha detto che sarà una protesta col sorriso.

Oggi Giuseppe ha raggiunto il 60° giorno di sciopero della fame e della sete, per il pregiudizio giudiziario che c'è su di lui, per proteggere la famiglia e per una giustizia più giusta e meno severa. 

Camerino infatti dal 20 aprile, primo ricovero d'urgenza, è alimentato da un sondino e gli hanno impiantato un catetere nella vena centrale per le vitamine. Ora si trova da 13 giorni al reparto speciale del Pagliarelli di Palermo, sito al Civico di Palermo. Giuseppe fa sapere a tutti che con la sua protesta pacifica e democratica sta chiedendo da due mesi ispettori del Ministero della Giustizia presso il Tribunale Sorveglianza di Caltanissetta, medici in tutte le carceri dove mancano in particolare quello di Brescia e Calabria. Il riempimento della pianta organica del carcere di Enna con nuove assunzioni. Camerino ritiene che tale tribunale di sorveglianza di Caltanissetta abbia agito non con imparzialità e giustezza della giustizia ma in modo ambiguo strano e personale. È pensabile infatti che ci siano dei collegamenti tra poteri differenti per sopprimerlo, in quanto la sua politica di denuncia ed i suoi commenti su fatti eclatanti che accadono nel comune di Piazza Armerina danno fastidio a detti poteri, occultati dentro le istituzioni corrotte. Camerino fa sapere che la battaglia va avanti ad oltranza ed auspica che le alte istituzioni, che non possono non essere corrette e non possono sottrarsi a questo grido di intervento, diano un
segnale della loro esistenza. La Sicilia e la sua giustizia meritano attenzione. 
ISPETTORI AL TRIBUNALE DI SORVEGLIANZA DI CALTANISSETTA. 

Camerino fa inoltre sapere a tutti gli attivisti che gli vogliono bene e che lo vogliono sostenere di attivare uno sciopero della fame collettivo come fu per Turi davanti al Tribunale di Gela. In questo caso davanti al tribunale di sorveglianza di Caltanissetta. Chi volesse farlo si metta in contatto con noi al numero 334 12 15 683 per firmare il documento. 


Per chi vuole scrivere a Peppe, scrivere a : 
Piazza Pietro cerulli n° 1
Casa Circondariale Pagliarelli 
Cap 90128 PA

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