Giuseppe Camerino è tornato a casa. Giustizia è fatta

 

Giuseppe dopo più di due mesi di lotta pacifica con sciopero della fame e della sete, 72 giorni per l'esattezza, torna a casa a riabbracciare i suoi cari dopo tre mesi di carcere. 

Lo sciopero inizia da casa a febbraio, il 3 marzo gli viene revocato il beneficio acquisito per i motivi che abbiamo detto. Entra in carcere in sciopero ma non viene messo a verbale nel colloqui di primo ingresso, il 3 marzo. Per l'amministrazione penitenziaria lo sciopero inizia il 15 di marzo, quando Giuseppe era in isolamento dal 3 marzo. Finisce dopo un calvario tra ospedale di Enna prima, Ospedale Cannizzaro di Catania dopo, poi una lunga degenza dentro la cella con altri detenuti in totale illegalità, poi carcere Pagliarelli di Palermo dove Giuseppe sta solo due notti in osservazione in una cella video sorvegliata.
Viene trasportato in pronto soccorso all'ospedale Civico di Palermo, ricoverato dal medico del pronto soccorso del la notte del 4 maggio e trasferito al reparto speciale destinato ai detenuti provenienti da tutto il territorio che hanno bisogno di cure. 

Il 24  Giuseppe viene scarcerato ma può tornare a casa dopo un periodo in reparto ordinario. Gli è fatto divieto di allontanarsi dal reparto essendo passato di nuovo in regime di detenzione domiciliare. Di allontanarsi solo su disposizione del medico del reparto. Quando dimesso avvisare le forze dell'ordine quando lo stesso avrà raggiunto la residenza dove la famiglia lo attende a braccia aperte. 

Giuseppe non ha altri procedimenti in corso. In carcere durante il colloquio con il magistrato ha espresso con maggiore possibilità di interlocuzione la volontà del riscatto personale per il reinserimento nella società. Si è parlato di riabilitazione. Tema che sta molto a cuore a Camerino non solo per lui ma anche per tanti ex detenuti che si trovano in difficoltà.

Il 28 Giuseppe viene dimesso dal reparto ordinario e si trova ora a casa per finire di scontare la residua pena accanto ai figli e la compagna. Giuseppe finirà di scontare la pena il 19 luglio 2022. 

Camerino su questa vicenda sta scrivendo un opuscolo! 

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